ESCAPE='HTML'

Come qualsiasi circolo di Legambiente ci interessiamo di problemi locali e partecipiamo alle campagne nazionali. A Trieste, In questi ultimi anni, il problema della qualità dell'aria sta assumendo una notevole rilevanza e uno dei casi che ha stimolato prese di posizione, l'organizzazione di dibattiti pubblici e comunicati stampa, è costituito dal caso "Ferriera di Servola". Le reiterate proteste dei cittadini di questo rione e la scoperta dell'inquinamento dei giardini pubblici, dai più collegato alle emissioni di questo impianto, ha certamente influito nella ricerca di sistemi di controllo e di analisi della qualità dell'aria.

In verità le alterazioni della qualità dell'aria interessano tutti gli ecosistemi urbani ed incidono sulla qualità dell'ambiente e sulla salute dei cittadini. Per questo tutte le agenzie regionali per l'ambiente (ARPA) hanno sviluppato sistemi di controllo sulla base di normative nazionali che regolano i i piani di monitoraggio (stazioni, parametri da controllare, frequenza di analisi, ecc)  e i limiti di legge per individuare le situazioni critiche e la pericolosità degli inquinanati. Le polveri sottili, che rientrano tra i parametri monitorati, sono spesso citate dai media in quanto, sulla base delle loro concentrazioni, i singoli comuni assumono provvedimenti restrittivi per la circolazione delle auto in ambito urbano. Proprio per questo, in questi ultimi anni, si stanno diffondendo iniziative per il loro controllo direttamente da parte dei cittadini stessi. Queste iniziative, che riguardano l'aria e numerose altre matriciambientali, è stata attribuita l'etichetta di Citizen Science.  L’Oxford English Dictionary nel 2014 l’ha definita come "attività scientifica condotta da membri del pubblico indistinto in collaborazione con scienziati o sotto la direzione di scienziati professionisti e istituzioni scientifiche". In breve si tratta di un'attività scientifica in cui scienziati non professionisti volontariamente partecipano alla raccolta ed analisi di dati, allo sviluppo di tecnologie, alla valutazione di fenomeni naturali, alla disseminazione delle stesse attività". Nel caso specifico delle polveri sottili, proprio per la loro pericolosità e per contribuire alla risoluzione del caso Ferriera, Legambiente ha intrapreso diverse iniziative (conferenze, comunicati stampa, progetti di educazione nelle scuole) basate sull'adozione del sistema di moniotaggio proposto da Luftdaten. Le informazioni e la guida creata per creare un sistema di controllo a Trieste e un pò in tutto il territorio regionale (in collaborazione con Legambiente Regionale) rappresentano un contributo per potenziare la rete di controllo Luftdaten. Si tratta di un processo di arruolamento volontario dei cittadini o di scuole che applicano il protocollo messo a punto da questa organizzazione che ha sede a Stoccarda. Si precisa che le finalità di questa iniziativa riguardano la sensibilizzazione dei cittadini rispetto al problema dell’inquinamento dell’aria, il loro coinvolgimento diretto nei processi di analisi mediante l’installazione di dispositivi connessi alla rete e la visualizzazione diretta dei valori di PM della propria abitazione. E’ esclusa qualsiasi ipotesi di sostituirsi all’attività di controllo di ARPAFVG che costituisce il riferimento di legge per qualsiasi intervento. Al contrario si auspica una collaborazione per valutare la possibilità di iniziative comuni che coinvolgano direttamente i cittadini. Inoltre, Legambiente, che ha già sperimentato una collaborazione con l'ISIS Malignani di Udine, auspica un progressivo coinvolgimento di altre scuole e studenti nella realizzazione di una rete di comunità scolastica rispetto ai problemi di inquinamento locale, ma che hanno anche una rilevanza globale. Il contributo che offriamo alla comunità è quello di raccontare queste esperienze che sono in evoluzione e nel contempo fornire una guida per il fai da te per costruire, con poche decine di euro, la propria stazione di controllo polveri e non solo. Il sistema Luftdaten attualmente consente di valutare in continuo (frequenza di circa 2,5 minuti) PM10, PM2.5, temperatura dell’aria, umidità dell’aria, pressione atmosferica. Attualmente è in corso di perfezionamento il protocollo che consentirà di misurare i livelli di rumore.